LA SANITÀ PADOVANA RIPARTE: CRESCONO LE PRESTAZIONI
Nel 2023 la sanità padovana è tornata a correre dopo i lunghi effetti della pandemia. E così sono cresciuti i ricoveri, gli interventi, gli accessi ai Pronto Soccorso e le visite in ambulatorio, ma è ripartita anche l’assistenza domiciliare.
I dati dell’Ulss 6 Euganea, allora, raccontano di una sanità in crescita. Anche perché è necessario fare i conti con una popolazione che invecchia sempre di più e che ha bisogno di continua assistenza.
E proprio l’attenzione ai fragili ha rappresentato la priorità dell’azienda: disabilità, ma anche salute mentale e dipendenze, settori che richiedono interventi sempre maggiori.
Il bilancio, comunque, parla di più di 45 mila pazienti curati e dimessi dai sei ospedali della provincia, e altri 16 mila gestiti dalle strutture private accreditate.
E poi ancora: più di 200 mila accessi totali ai Pronto Soccorso, quasi 10 milioni e mezzo di prestazioni erogate, 10.400 persone curate a domicilio.
Una sanità, quella padovana, che punta ad essere sempre più capillare, moderna e strutturata. Da qui i progetti legati al Pnrr che vedranno la nascita di 20 case di comunità, la ristrutturazione di due Ospedali di Comunità e poi nuove dotazioni mediche e informatiche. A disposizione dei seimila dipendenti dell’Ulss, certo, ma soprattutto di tutta la popolazione padovana.