LA STAGIONE DEI SALDI IN VENETO TRA ALTI E BASSI
Si sono chiusi i saldi invernali a Padova e in Veneto ma, a detta dei commercianti, la stagione 2025 non è stata soddisfacente. A raccogliere le impressioni dei professionisti ci ha pensato, come di consueto, Federmoda Confcommercio Veneto.
Nonostante la solita campagna promozionale delle prime settimane, col passare dei giorni i risultati delle vendite hanno perso slancio. Se nelle prime settimane si è registrato un aumento rispetto al 2024, a partire da fine gennaio i negozianti hanno cominciato a privilegiare i capi delle collezioni primavera-estate. Il risultato è stato un bilancio in pareggio rispetto alla sessione dello scorso anno.
La scelta di concentrarsi in anticipo sulle collezioni primavera-inverno è indicativa del poco appeal esercitato dai saldi, non più strumento di guadagno sicuro per i commercianti.
Riccardo Capitanio, presidente Federmoda Confcommercio Veneto, auspica una rivoluzione nel modo di intendere i saldi in Veneto, che si ispiri all’esempio trentino, dove ogni negozio decide di fare promozione in totale libertà.
Ma il vero nemico dei saldi, sottolinea l’associazione, sono gli sconti online, che non seguono le logiche di mercato del commercio tradizionale. Un tipo di concorrenza che negozi e attività fisiche non sono attrezzate per combattere.
Se regolamentare la tecnologia rappresenta un’ardua sfida, l’unica risposta attuale per commercianti e gestori è cercare di rimanere al passo coi tempi.
