NUOVO OSPEDALE, ORA L'ATTESA DEL PROGETTO ESECUTIVO
Mentre Mestre vedeva sorgere l’ospedale dell’Angelo nel 2008, Verona vedeva rinascere Borgo Trento nel 2010 con il nuovo polo chirurgico da 500 posti, la Bassa Padovana tagliava il nastro di Schiavonia nel 2014, Treviso inaugurava la nuova “Cittadella della salute” a fine 2022, Padova per tre decenni è rimasta a guardare e ad interrogarsi su dove, quando e come costruire il suo nuovo ospedale. Ora, finalmente, possiamo dirlo: le risposte a tutte queste domande sono state trovate, e sono nero su bianco. L’approvazione del progetto esecutivo per quello che verrà chiamato Polo della Salute di Padova Est è prevista per la fine di quest’anno, e la tabella di marcia che l’inaugurazione dovrebbe avvenire nel 2031.
870 milioni di euro di investimenti, 963 posti letto di cui 90 di terapia intensiva, 45 sale operatorie e un hub di alta specialità. Il tutto su una superficie di circa 212 mila mq all’interno di un’area di 40 ettari, con una stazione del futuro tram, un parco urbano e un parcheggio multipiano. Scatta il conto alla rovescia, per l’avvio dei cantieri del futuro nuovo Polo della Salute di Padova Est: un progetto che la città attendeva da almeno trent’anni, e che solo negli ultimi sei, dopo due decenni di diatribe politiche che, prima di tutto, hanno sempre fatto incagliare ogni idea sul problema della location, hanno finalmente preso una direzione concreta.
Ci sono voluti sei anni, dal primo preaccordo del dicembre del 2017 alla presentazione del progetto definitivo del novembre 2023. E ci sono voluti dopo trent'anni di chiacchiere, nei quali il nuovo ospedale di Padova era stato l'esempio peggiore dei fallimenti della classe dirigente italiana. Un progetto di cui si parlava dall'estate del 2000, a livello politico, ma che prese il via ufficialmente nel 2006 quando l'allora direttore generale, Adriano Cestrone, chiese ufficialmente alla Regione di avviare un percorso per progettare un ospedale nuovo, perché quello di Padova era giudicato strutturalmente inadeguato, insufficiente agli standard di sicurezza e, complessivamente, vetusto. Era il 2006, lo ripetiamo. Ci sono voluti 15 anni di battaglie per definire la location: l’aeroporto Allegri, Padova Ovest, poi il nuovo al posto del vecchio, quindi in via Corrado in zona Stanga, qualcuno ipotizzò addirittura Legnaro o Tencarola. Alla fine, una soluzione si trovò nel febbraio del 2016, individuando l'area di San Lazzaro: in attesa del progetto esecutivo e del via ai lavori, è bene ricordare, ancora una volta, quanto tempo si sia perso per arrivare a questo punto. Facciamo in modo che non se ne perda altro.