PADOVA: PIU SORVEGLIANZA PER LE FESTIVITÀ NATALIZIE
Una riunione d’emergenza per analizzare quanto avvenuto all’alba di lunedì in via Trieste, e la decisione di implementare controlli e pattuglie in vista delle festività. Sono state ore di fibrillazione, a Padova, dopo l’aggressione a due agenti della Questura che, per fermare un 32enne armato di ascia e in preda probabilmente alle sostanze stupefacenti, è stato fermato solamente sparandogli alle gambe. Il prefetto cittadino, Giuseppe Forlenza, lunedì pomeriggio ha convocato una riunione d'urgenza con i vertici delle forze dell'ordine, con l'obiettivo di analizzare l'episodio avvenuto e le sue circostanze. Riunione a cui hanno preso parte non solo i vertici delle forze dell’ordine, ma anche il sindaco Sergio Giordani.
La decisione finale, è stata quella di confermare il dispositivo di sicurezza già studiato in atto: quanto avvenuto in via Trieste, per quanto si tratti di un evento assolutamente da non sottovalutare, ha comunque confermato infatti che il sistema di controllo ha funzionato, impedendo il degenerare di una situazione di pericolo per l'incolumità pubblica. La Prefettura, però, ha deciso anche di implementare i controlli in vista delle imminenti feste natalizie.
Il dibattito, però, dalle strade si è presto spostato, come spesso accade in questi casi, nelle stanze della politica. E qui si è scatenato il fuoco incrociato. Il sottosegretario alla giustizia, il padovano Andrea Ostellari, ha bollato come esplosiva la situazione della città: «Sindaco e giunta smettano di negare i problemi e facciano di più per difendere i cittadini», ha detto il sottosegretario leghista.
I consiglieri comunali Lega e Fratelli d'Italia promettono di scendere in piazza, in questo contesto, e di organizzare proteste nei gironi successivi alle festività. Da Palazzo Moroni, al contrario, il primo cittadino predica calma: «Ciò che è accaduto l'altra notte è gravissimo», le parole del primo cittadino, «ma Padova è una città dove il costante lavoro delle forze dell'ordine, con tutto il nostro supporto unito al ricco tessuto sociale impegnato in prima linea nella prevenzione, fa sì che non ci siano emergenze legate all'ordine pubblico».