SENSO UNICO ALL'ARCELLA, FIOCCANO LE PROTESTE
Lo possiamo tranquillamente chiamare il senso unico della discordia.
Siamo a Padova, nel quartiere Arcella, precisamente in via Piacentino, una strada interna al quartiere che collega via Tiziano Aspetti e via Michelangelo Buonarroti, due direttrici importanti della città.
Ebbene, un tratto di questa via, piuttosto stretta, da poco più di un anno è a senso unico, percorribile solo da via Buonarroti a via Aspetti. Una decisione presa dal Comune dopo pressanti richieste da parte di Legambiente, che invocava una messa in sicurezza della strada soprattutto per la presenza di scuola dell’infanzia, asilo nido e di un parco molto frequentato da bimbi e famiglie.
L’introduzione del senso unico, però, ha creato non pochi disagi ai residenti. Soprattutto quelli di via Minio, la parallela a via Piacentino, che da un giorno all’altro si sono visti invasi dalle auto, soprattutto nelle ore di punta.
Disagi ma anche comportamenti scorretti da parte degli automobilisti. Alcuni percorrono la strada contromano, altri non rispettano il limite dei 30 km/h sfruttando il senso unico. Altri ancora, per aggirare il divieto, tagliano per il parcheggio dell’Istituto superiore Valle, entrando da via Minio e uscendo su via Piacentino nel punto in cui la circolazione torna a doppio senso di marcia.
La Consulta di Quartiere, allora, aveva proposto al Comune di ripristinare il doppio senso di circolazione o, in alternativa, invertire il senso di marcia.
Ma a distanza di sei mesi dalla sua pubblicazione l’ordinanza non è ancora stata attuata. Le richieste dei residenti, allora, sono state accolte dal presidente del Consiglio comunale Antonio Foresta e dal Consigliere Luigi Tarzia, fresco di passaggio al Gruppo misto, entrambi, tra l’altro, residenti all’Arcella.