MANGIA FUNGHI VELENOSI, MUORE DOPO DUE SETTIMANE
Era ricoverata dal 14 ottobre scorso all'ospedale di Conegliano, dopo che insieme al figlio aveva raccolto e mangiato dei funghi velenosi nei dintorni di Vittorio Veneto. Dopo due settimane di agonia, non ce l'ha fatta: la donna, una trevigiana residente a Follina insieme al figlio, ha perso la vita nonostante un lungo ricovero in rianimazione. Era finita al pronto soccorso dell'ospedale di Vittorio Veneto due settimane fa, con sintomi gastroenterici: il giorno prima, insieme al figlio, aveva raccolto alcuni funghi nei dintorni di casa, i avevano cucinati e ingeriti. tra questi, però, c'era anche la terribile e velenosissima Amanita Phalloides. Li avevano scambiati per semplici chiodini, senza farli preventivamente controllare agli esperti: una leggerezza che le è stata fatale.
Entrambi, infatti, erano stati colpiti da una grave insufficienza epatica: l'amanita phalloide è un fungo che contiene una elevatissima concentrazione di amatossine, il cui consumo può avere effetti devastanti per il fegato e per tutto l'organismo.
il figlio alla fine è riuscito a salvarsi, e oggi è fuori pericolo, la madre purtroppo ha visto invece aggravarsi il quadro clinico, che ha portato alla morte anche a causa di una contemporanea infezione batterica e dall'aver contratto il coronavirus.
L'Ulss 2 Marca trevigiana, così come le altre azienda sanitarie venete, ricorda perciò quanto è importante far controllare i propri raccolti in questi mesi autunnali, anche se si ritiene di essere raccoglitori esperti. I controlli sono gratuiti, e possono essere effettuati nelle varie sedi delle aziende sanitarie che mettono a disposizione dei cittadini i loro esperti micologi.