STOP ALLE BABY GANG, TREVISO CERCA SOLUZIONI
Si intensifica il contrasto alle baby gang di Treviso, dopo settimane di violenze a pochi passi dal centro. Nei giorni scorsi è stato infatti rintracciato ed arrestato un ragazzo di 17 anni a capo della baby gang colpevole di una serie di rapine ai danni di studenti lo scorso febbraio. Il branco aveva preso di mira i giovani passanti in via Roma, picchiandoli e derubandoli. In mezz'ora la gang aveva messo a segno quattro rapine, vantandosi poi attraverso i social delle proprie azioni. Ma sono stati proprio questi video ad incastrare il capo del gruppo, che è stato individuato ed arrestato. Ora si trova in custodia cautelare nel carcere minorile. Tuttavia le ricerche non si fermano: la squadra mobile è ora impegnata in una capillare indagine per trovare anche gli altri componenti della banda.
Quest'ultimo episodio, sommato a tanti altri che negli ultimi mesi hanno scosso Treviso, ha convinto alcune amministrazioni ad agire.
A Monastier, ad esempio, i Vigili del Fuoco allestiranno per il prossimo fine settimana un campo base dove coinvolgere bambini e ragazzi in attività formative, intorno al rispetto delle regole e l'impegno civile, in accordo con l'amministrazione comunale.
Ma bastano queste iniziative per mettere davvero un freno alla violenza giovanile? Fino a quando le nostre istituzioni ignoreranno il fenomeno? Fino a quando dovremo attendere un serio insegnamento alla responsabilità civica e all'educazione affettiva nelle nostre scuole?