CONTRO CUNEO SALINO E SICCITÀ: IL PROGETTO SWAMRISK
È pienamente operativo il progetto europeo SWAMrisk per la lotta all’intrusione salina, una delle minacce più urgenti per il futuro agricolo e ambientale di parte del territorio veneto. In Italia affonda le sue radici nella zona prossima alla laguna di Venezia, tra Brenta e Adige. Si tratta di circa 15 mila ettari sotto il livello del mare, con quote che toccano anche i -4 metri. La contaminazione salina, dovuta principalmente ai cambiamenti climatici, comporta una riduzione delle acque dolci disponibili per l’approvvigionamento idrico. Inoltre, è responsabile della riduzione della biodiversità, con impatto sugli ecosistemi e sull’agricoltura fino alla desertificazione di aree via via più estese.
L'approccio SWAMrisk combina la ricerca idrogeologica avanzata con l'implementazione di soluzioni tecnologiche attraverso dispositivi che non sono semplici pozzi, ma veri e propri occhi scientifici nel sottosuolo. L'installazione di centraline di rilevamento permanenti permetterà di raccogliere e trasferire in tempo reale dati cruciali con l’obiettivo di creare un quadro aggiornato dello stato idrogeologico del territorio, una base di conoscenza solida su cui fondare le strategie di gestione futura.