CORTINA: LAVORI DEL BOB AL VIA TRA LE PROTESTE
Sono ufficialmente cominciati i lavori nel sito olimpico di Cortina di rifacimento della pista da bob che servirà i giochi invernali del 2026. Lavori che dovevano partire due giorni fa, tanto che lunedì si era presentato un centinaio di manifestanti nell’area, ma di operai nemmeno l’ombra, e che invece sono scattati mercoledì proprio in corrispondenza della visita dei delegati del CIO nei siti olimpici.
Operazione propedeutica alla ricostruzione della storica pista da bob di Cortina d’Ampezzo, è cominciato il taglio di un lariceto che i manifestati hanno provato a difendere a tutti i costi: c’era anche il noto violoncellista Mario Brunello, a Cortina, per accompagnare malinconicamente con le note del suo strumento l’abbattimento del boschetto, che lascerà spazio alla pista da bob. Un bosco di larici di circa 200 anni che anche la Consigliera regionale, Cristina Guarda, che sta seguendo la vicenda dal 2020, ha voluto vedere con i propri occhi nel giorno del via ai lavori.
Le operazioni, però, proseguono e di certo non si fermeranno. C’è un solo anno di tempo, prima che la pista di Cortina sia rifatta completamente, ricostruita dalla ditta Pizzarotti cui è stato affidato il cantiere. Proprio in queste ore, la delegazione del Comitato Olimpico Internazionale è arrivata in veneto per visitare tutti i siti dei giochi del 2026 e la consistenza dei lavori: mancano due anni al grande evento, e tra un anno dovranno scattare a Cortina le pre-omologazioni del tracciato. È insomma una corsa contro il tempo, che tiene comunque aperta – almeno per ora – la possibilità di un piano B all’estero che la stessa Fondazione al momento tiene in piedi,m in caso di emergenza.