CRISI DELLA CASA IN VENETO: “MANCA UN PIANO”
E’ vera e propria emergenza abitativa in Veneto. Trovare una casa, oggi, è complicato sia nel pubblico, dove quasi un alloggio su cinque è sfitto, che nel privato, dove, a patto di riuscire a trovare un appartamento, le persone sono costrette a spendere quasi il 40% del loro reddito mensile.
Una crisi che, secondo il Veneto che Vogliamo, all’opposizione in consiglio regionale, deve essere affrontata in più modi.
A partire dalla sistemazione degli alloggi sfitti di proprietà delle Ater, per dare così la possibilità a più nuclei familiari di ottenere una casa.
Accanto a questo, però, è necessario anche intervenire sugli affitti brevi: troppi appartamenti, soprattutto nei centri delle città, vengono destinati ai turisti a scapito di famiglie che invece vorrebbero stabilirsi.
E poi ci sono altri due aspetti.
E nemmeno la Regione sarebbe esente da colpe: dal 2010, evidenzia il Veneto che Vogliamo, Palazzo Balbi ha ridotto il patrimonio abitativo pubblico e non ha mai attuato una vera politica di efficientamento energetico.
Inoltre il nuovo Piano strategico delle politiche della casa nel Veneto, scaduto da quattro anni, è attualmente fermo e senza alcuna copertura finanziaria, quando invece quello precedente aveva beneficiato di 78 milioni di euro in sette anni.