DA SORANZO A MARCON: OTTO “SOSTITUTI” IN CONSIGLIO
Dopo la prima seduta di insediamento e di elezione del Consiglio di presidenza, è pronta ad entrare nel vivo la nuova legislatura della regione Veneto. Giovedì mattina, alle 9.30, l'aula di Palazzo Ferro Fini è convocata per la seduta che vedrà il presidente della giunta, Alberto Stefani, presentare ai consiglieri i suoi assessori ed enunciare il programma di governo. Ma sarà anche il giorno delle surroghe, e cioè dell'ingresso in consiglio di otto nuovi consiglieri, i primi fra i non eletti nelle varie liste provinciali, che sono chiamati a subentrare sugli scranni di coloro che invece sono entrati in giunta, e quindi secondo la legge veneta non possono restare anche consiglieri.
Tra i padovani, rientra il meloniano Enoch Soranzo, che riprende un posto in aula dopo la nomina di Filippo Giacinti ad assessore al bilancio. E fa invece il suo debutto in aula l'ex sindaco di Campodarsego, Mirko Patron, che entra come consigliere in quota Forza Italia al posto della neo assessore ad ambiente e territorio, Elisa Venturini. Dario Bond, che assume le deleghe all'agricoltura, lascia il suo posto alla bellunese Silvia Calligaro (FDI), come pure tra i meloniani entrano il polesano Fabio Benetti sul seggio di Valeria Mantovan, e il veneziano Matteo Baldan al posto di Lucas Pavanetto. In Consiglio sbarca anche dal trevigiano Stefano Marcon, sindaco leghista di Castelfranco e della provincia di Treviso, che sederà sullo scranno di Paola Roma. Infine, gli ultimi due avvicendamenti: dalla circoscrizione veronese entra Claudia Barbera (FdI) al posto di Diego Ruzza, mentre dal vicentino diventa consigliera Morena Martini (Lega) che subentra a Marco Zecchinato.