DIECI ANNI DOPO, VENEZIA RICORDA ANCHE MAZZACURATI
Angelina Jolie e Cate Blanchett illuminano il Lido di eleganza e bellezza e sul red carpet c'è il delirio di folla e fotografi. La seconda giornata della Mostra del cinema di Venezia, dopo la serata inaugurale con i fasti glamour della coppia Tim Burton e Monica Bellucci, vede le due dive illuminare la scena.
Angelina Jolie, che in "Maria" di Pablo Larrain vesta i panni della divina Callas negli ultimi giorni di vita a Parigi. Bersagliata dai fotografi, addosso un abito beige con cappa corta di pelliccia in tinta (e complimenti, visto il caldo afoso di Venezia in questi giorni): "Ho riscoperto il significato della parola "diva" grazie a Maria Callas. Cosa sia una diva - ha detto Jolie - dipende spesso dalla percezione degli altri, piuttosto che da ciò che pensi o senti".
La serata che poi è sfilata con il grottesco e spiazzante film dell'argentino Luis Ortega "El Jockey", su un fantino tossicodipendente. Ma che ha ceduto poi il tappeto rosso ancora una volta alle serie tv, sempre più importanti e d'autore, che hanno portato a Venezia Cate Blanchett per Disclaimer di Alfonso Cuaron.
E la terza serata promette ancora grandissimo spettacolo. Al Lido arriva la sera di Nicole Kidman, che torna al Lido in concorso per l'81esima edizione della Mostra del Cinema con il provocatorio "Babygirl" di Halina Reijn, nel quale interpreta una potente amministratrice delegata che inizia una relazione con uno stagista molto più giovane di lei, al fianco di Harris Dickinson e Antonio Banderas.
A dieci anni dalla sua scomparsa, Venezia rende però omaggio anche al regista padovano Carlo Mazzacurati, con il documentario di Mario canale ed Enzo Monteleone "Mazzacurati, una certa idea di cinema". IL compiano regista, scomparso nel 2014, che ripercorre la sua esperienza filmica e umana raccontandone la sua particolare poetica, rimasta impressa negli appassionati per profondità creativa e varietà di genere.