DIECIMILA KM IN BICI SULLA NOVELLA VIA DELLA SETA
C'era una volta, nella tangenziale di Padova, un cartello stradale assai curioso, che guidava gli automobilisti dal casello di Padova Est verso mete lontane. Londra, Berlino, Barcellona. Chissà mai che a qualcuno non venisse in mente davvero di prendere e viaggiare così, dal Veneto a Pechino, passando per chissà quali paesi e culture.
Oggi quel cartello, che suscitava ilarità e curiosità, non c'è più. Però c'è chi quell'idea se l'è fatta davvero venire in mente, e l'ha messa in pratica sul serio.
Si chiamano Alberto Fiorin e Dino Facchinetti, e sono due temerari viaggiatori che, partiti il 25 aprile da Venezia, sono giunti fino a Pechino, al Ponte di Marco Polo, il 1° agosto scorso, dopo aver percorso una novella Via della Seta interamente in bicicletta.
100 giorni filati, in selle a strade non propriamente sempre scorrevoli. Oltre 10mila chilometri per un'impresa non da poco, affrontata alla temeraria età - rispettivamente - di 64 e 67 anni. Hanno viaggiato, hanno scoperto e hanno incontrato nuove persone e nuove dimensioni.
Il racconto del loro viaggio è una vera e propria epopea. 10 mila chilometri di fatiche e di entusiasmo, di imprevisti e di conquiste. Da Venezia a Pechino, con la mente aperta come Marco Polo. Aperta soprattutto nel confronto con gli altri, con le culture, le diverse concezioni del mondo. Marco Polo, al termine del suo viaggio trecentesco, disse: "Non ho descritto neppure la ventesima parte delle cose che ho visto". E a modo loro anche Alberto e Dino, possono oggi descrivere solo una minima parte delle emozioni che hanno vissuto.