FILIPPO TURETTA IN AULA: IL PROCESSO ENTRA NEL VIVO
E' arrivato il giorno cruciale, nel processo a carico di Filippo Turetta, reo confesso dell'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin. Venerdì 25 ottobre, per la prima volta, il 22enne di Torreglia racconterà pubblicamente la sua versione dei fatti: sarà in aula, in Corte d'Assise a Venezia, per l'esame dell'imputato richiesto sia dall'accusa che dalla difesa. E come aveva detto il suo legale in occasione della prima udienza, a cui Turetta non era presente, sarà pronto a rispondere alle domande.
Sarà la prima volta, da quel terribile 11 novembre 2023, che Filippo Turetta comparirà di fronte a Gino Cecchettin. Il padre di Giulia ha annunciato che dovrebbe essere presente in aula, e per la prima volta incrocerà lo sguardo con il ragazzo che ha strappato la vita di sua figlia. Filippo Turetta sarà il aula il venerdì 25 e lunedì 28 ottobre, per rispondere alle domande del pm Petroni, del suo difensore, e degli avvocati delle parti civili, i familiari più stretti di Giulia, che hanno chiesto un risarcimento complessivo di due milioni di euro. Poi si tornerà in aula il 25 e 26 novembre, per la discussione delle parti e il 3 dicembre dovrebbe essere il giorno della possibile sentenza. I giudici della corte d'Assise, presieduta dal giudice Stefano Manduzio, saranno chiamati d ascoltare il reo confesso dell'omicidio di Giulia, e poi a decidere sui gravissimi capi d'imputazione di cui deve rispondere: omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dal legame affettivo tra i due, ma anche dall'occultamento di cadavere, dallo stalking e dal porto abusivo d'armi. Turetta rischia l'ergastolo, e verrà giudicato sugli atti contenuti nel fascicolo d'indagine: questo, dopo l'accordo delle parti che hanno acconsentito all'acquisizione degli atti, dando il via ad un processo che sarà quindi molto veloce.