IL RENE DONATO ANONIMAMENTE CHE SALVA BEN TRE VITE
Donare un proprio organo, senza nemmeno sapere a chi andrà, ma con la certezza che potrà salvare almeno una vita umana. Questo, è quanto avvenuto negli ultimi giorni in Italia: era dal 2019, prima della pandemia, che non si registrava quella che viene definita una "donazione samaritana", ovvero da donatore vivente verso una persona sconosciuta in lista di attesa. Il Centro Nazionale Trapianti ha annunciato che la donazione di un rene, da parte di una persona di buon cuore, ha permesso di salvare tre vite, negli ospedali di Padova, Bologna e L’Aquila. E questo perché la donazione ha innescato una reazione a catena: il rene del donatore anonimo è stato trapiantato a un paziente che aveva un donatore vivente disponibile, ma non compatibile, che quindi ha donato a sua volta ad un altro paziente che aveva un potenziale donatore vivente anche esso incompatibile il proprio, e così facendo il rene finale è andato a finire a una persona in lista per il trapianto di rene da molto tempo.
Qui, nell'ospedale padovano e negli altri due nosocomi, sono avvenuti i tre prelievi e i tre trapianti, in perfetta simultaneità: al mattino sono stati fatti i prelievi sui donatori viventi, poi i reni sono stati portati da un ospedale all'altro dalla polizia stradale con le Lamborghini per il trasporto di organi, e nel pomeriggio dello stesso giorno sono stati trapiantati nei rispettivi riceventi, che stanno tutti bene. In tutto il nostro paese, da quando venne autorizzata nel 2010, si contano finora solo 9 donazioni samaritane, che però hanno generato ben 29 trapianti complessivi.
Il dono di un rene, da parte di uno sconosciuto, e in forma totalmente gratuita e anonima, ha quindi consentito di salvare tre pazienti a Padova, L'Aquila e Bologna. . Complessivamente, per queste operazioni, hanno lavorato 110 operatori sanitari tra medici, infermieri, psicologi, biologi, personale del centro trapianti e dei coordinamenti regionali. Un vero e proprio regalo di Natale per tre famiglie che ora vivranno un futuro diverso. Babbo Natale stavolta avrà un rene di meno, ma sicuramente una riconoscenza senza eguali.