ITALIA DEVASTATA DAL METEO: TRENT'ANNI DI DISASTRI
Mentre in Italia ci affrettiamo a pensare come raggiungere in auto la Sicilia dalla calabria, o come dividere le carriere dei magistrati per fare un favore probabilmente ai soliti noti, il mondo ci racconta che ci sarebbero necessit5à decisamente più impellenti. Per esempio: abbiamo dato una risposta decisa all’Emilia Romagna, che nell’ultimo anno è stata colpita da ben due devastanti alluvioni? La risposta ovviamente la sapete.
E pensate che proprio oggi uno studio internazionale, il Climate Risk Index 2025, ci racconta di come negli ultimi trent’anni gli eventi meteorologici estremi abbiano causato quasi 800mila morti in tutto il mondo e danni economici per 4.200 miliardi di dollari. Quel che è peggio, è che subito dopo paesi come la Birmania, la Cina e la Dominica, che risentono del clima subtropicale e delle piogge monsoniche, c’è proprio l’Italia tra gli stati più colpiti in tutto il pianeta degli eventi atmosferici estremi.
Alluvioni, tempeste e ondate di calore, tra il 1993 al 2022, hanno colpito durammete molti paesi. L’Italia è al quinto posto, di questa tragica classifica c'è, con perdite per circa 60 miliardi di dollari e più di 38.000 vittime: siamo stati la nazione più colpita in Europa, e nel solo anno 2022 la terza più colpita nel mondo dopo Pakistan e Belize.
Negli ultimi due decenni, la Penisola ha sperimentato numerose ondate di calore estremo, ma anche moltissime forti inondazioni, soprattutto lungo il fiume Po, come quelle del 1994 e del 2000 in Piemonte, o quelle più recenti in Emilia, che hanno causato danni e distruzione.
La gestione dei rischi, purtroppo, rimane tutt’ora un campanello d’allarme largamente inascoltato. Il Veneto, di suo, qualcosa ha fatto nell’ultimo decennio per migliorare la sua situazione idrogeologica, ma nel resto d’Italia non si è stati altrettanto lungimiranti. Le grandi catastrofi naturali rischiano di diventare un tema sempre più europeo, visto che anche Spagna e Grecia sono quasi nella nostra situazione: il numero di fenomeni naturali gravi, solo in Italia, è raddoppiato negli ultimi 40 anni, solo il 6% delle abitazioni e il 5% delle imprese è assicurato contro questo tipo di eventi. Meno investiamo oggi nella mitigazione e nell'adattamento, più saranno elevati i costi umani ed economici in futuro, avverte quindi lo studio. Altro che ponti e strade: qui c’è bisogno di un percorso verso tutt’altro obiettivo.