SANITÀ: DAL 1° SETTEMBRE DISDETTE OBBLIGATORIE
Dal primo settembre il tempo concesso per disdire una visita medica passa da tre a quattro giorni lavorativi antecedenti la data della prestazione. Pena il pagamento dell’intero importo oltre al ticket. Stessa penale se non si ritira il referto entro 30 giorni.
E’ il nuovo provvedimento previsto nel piano regionale di governo delle liste d’attesa approvato dalla commissione Sanità con l’obiettivo di garantire un equo e tempestivo accesso dei cittadini ai servizi sanitari.
Quello delle liste d’attesa è un problema che affligge la sanità pubblica dovuto in buona parte alla carenza di medici, ma anche alla cattiva abitudine che ancora persevera a non effettuare la prestazione richiesta senza alcun avviso. Sono infatti 15.000 al mese le prestazioni disertate da parte di cittadini che non si presentano agli appuntamenti tralasciando la disdetta della prenotazione. Succede spesso che, fissato un appuntamento per una visita o per un esame diagnostico in un ambulatorio, si cerchi in altre strutture la stessa prestazione. E cosa succede se si trova un posto disponibile in tempi più rapidi? Anzichè disdire la prenotazione precedente lasciando così libero il posto per un altro utente, spesso si dimentica di effettuare la disdetta, dimenticanza o una brutta abitudine da evitare.