SANITÀ VENETO: 8 PUNTI NASCITA RISCHIANO CHIUSURA
Che il tasso di natalità stia sprofondando nel baratro già lo sapevamo, ma il trend continua a peggiorare. Secondo analisi Istat, entro il 2043 in Italia meno di una famiglia su 4 sarà composta da una coppia con figli, più di una su 5 non ne avrà.
Tale cambiamento strutturale, che preannuncia un sorpasso delle coppie senza figli su quelle con figli in un imminente futuro, in alcune aree del Paese potrebbe concretizzarsi tra non moltissimo tempo. Nel Nord est, ad esempio, le famiglie senza figli potrebbero superare quelle con figli già dal 2037.
Il ministero della Salute conferma per il 2023 che in Veneto sono otto i punti nascita di strutture pubbliche al di sotto dei 500 parti l'anno, limite previsto dai protocolli ministeriali per garantire la sicurezza delle mamme e dei neonati. Altri due ospedali superano la soglia minima di poche unità.
Gli ospedali sotto la soglia sono Asiago con la maglia nera, poi Adria, Portogruaro, Valdagno,Venezia, Chioggia, San Donà di Piave e Castelfranco Veneto. Le strutture poco sopra la soglia sono invece gli ospedali di due capoluoghi di Provincia: Rovigo con 502 parti e Belluno con 508. Il limite di 500 parti l'anno segue le linee guida internazionali e le indicazioni dei decreti ministeriali, che definiscono in 1.000 parti l'anno il «best standard» ma accettano anche i punti nascita con parti sopra i 500 come caso limite.
Gli 8 punti nascita in questione rischiano pertanto di essere chiusi: con meno di 500 parti potrebbero rimanere eccezionalmente aperti soltanto in considerazione di motivate valutazioni, legate a specifiche condizioni geografiche.
