STOP PER DIESEL EURO 5, RINVIO DI UN ANNO: RISVOLTI
Il blocco della circolazione per le auto diesel Euro 5, inizialmente previsto per il 1° ottobre 2025, è stato rinviato di un anno in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Inoltre, il provvedimento sarà applicato solo nei centri urbani con più di 100.000 abitanti, invece dei 30.000 previsti inizialmente. Le regioni potranno anche decidere di non inserire il blocco nei loro piani di qualità dell'aria, a patto che adottino misure compensative per ridurre le emissioni.
La misura era stata fortemente spinta dall’Europa e il rinvio fortemente voluto dalla Lega e dal ministro dei trasporti Salvini: 1 milione e 300 mila veicoli solo nelle quattro regioni del Nord Italia sarebbero stati fuorilegge dal prossimo ottobre, 3 milioni 700 mila, pari a circa l'8,8% del parco auto totale, in tutta la Penisola.
Così si offre una boccata d'ossigeno al mercato automobilistico, che in Italia è considerato tra i più vecchi d’Europa, dando più tempo ai concessionari, agli automobilisti e alle regioni per prepararsi alle nuove normative.
Il blocco degli euro 5, anche se rinviato, non placa comunque le proteste di molti cittadini che saranno costretti a dover cambiare l’auto a pochissimi anni dall’acquisto.
Molti vedono nello stop agli euro 5 anche un escamotage per rilanciare il mercato dell’auto in profonda crisi. Dati alla mano infatti, giugno è stato decisamente critico per il mercato automobilistico italiano e addirittura da dimenticare per quello veneto e padovano. Rispetto allo stesso mese del 2024, a fronte di un calo che a livello nazionale si fissa al -17,44%, il Veneto tocca un -20,38% e Padova si assesta al -23,68%.