SUPERBONUS: FRODI E CONTO SALATO, E ORA LA CRISI...
Il documento di economia e finanza arrivato sul tavolo del Governo proprio in queste ore, aggiorna il conto del Superbonus 110% a 122 miliardi di euro, costati alle casse dello Stato. E si stima che più del dieci per cento di questi soldi, siano finiti maldestramente nelle tasche di chi se ne è approfittato. L'ultimo caso di frode, è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Rovigo, che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di nove persone, sette delle quali residenti nel Polesine, per le quali il pm ha ora chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di frode, false attestazioni e riciclaggio. I finanzieri hanno accertato che il gruppo avrebbe frodato lo Stato per circa 2 milioni di euro, ricavando bonus edilizi e superbonus per lavori di ristrutturazione mai eseguiti, attraverso una società con sede legale e Polesella che aveva poi ceduto il credito a Poste Italiane. L'ennesima dimostrazione di quanto una norma, che potenzialmente poteva anche avere un fine nobile e concreto - quello di aggiornare il patrimonio edilizio ormai vetusto del nostro paese - ma che nella realtà è diventata una manna dal cielo epr i criminali.
L'edilizia, e non solo negli appalti pubblici, da sempre è un territorio di conquista notevole per la criminalità organizzata. E non solo quella che si infiltra negli appalti o nelle speculazioni, e ne approfitta direttamente. Quello edile è un settore che è anche direttamente coinvolto dal fenomeno delle infiltrazioni mafiose, che nel Nord Italia si sono ormai specializzate nell'entrare in territori economicamente floridi, aprirsi una porta nelle aziende in difficoltà promettendo niova salute, per poi divorarle dall'interno. Ecco, se guardiamo questo grafico capiamo come nel 2008 ci sia stato un crollo del settore, dovuto alla crisi finanziaria globale, e di come oggi si stia verificando la stessa, identica previsione. E questo perché, dopo tre anni, il Superbonus è stato cancellato, e questo aprirà potenzialmente le porte alla criminalità nel mattone.