VENEZIA: AFFITTI ABUSIVI NEL CAMPUS DI CA' FOSCARI

Si poteva prenotare una stanza, per un minimo di una notte e fino ad un massimo di sette notti. Il prezzo, a seconda della tipologia di alloggio, poteva arrivare anche a 150 euro a notte. Soldi ben spesi, visto che la posizione è nel cuore di Venezia, non centralissima ma comunque ottima,e dotata persino di un servizio di portineria.

Peccato che in tutto ciò, l’offerta ai turisti era perfetta ma Comune e istituzioni non ne sapevano nulla.

Il blitz di Guardia di Finanza e Polizia Locale è scattato allora proprio per questo: perché lo studentato di Santa Marta metteva stanze in affitto ai turisti tramite il sito Airbnb, il noto portale per le locazioni turistiche, ma non aveva alcuna autorizzazione per farlo.

Çla struttura, uno studentato di Ca’ Foscari situato a Dorsoduro, era stata inaugurata cinque anni fa per ospitare gli universitari che arrivano a Venezia da altre città, con una disponibilità di circa 650 posti letto.

Dall’immediato sopralluogo di verifica, agenti e militari della squadra dedicata al controllo delle strutture ricettive hanno scoperto quindi che la società Camplus, a cui l’ateneo veneziano ha concesso la gestione del complesso, stava affittando una parte dei 480 posti letto attualmente occupati, per la precisione 28 stanze, proprio ai turisti. E lo faceva, qui sta la gravità del fatto secondo le forze dell’ordine, in totale assenza delle autorizzazioni e delle procedure regionali: non ci sarebbe una segnalazione certificata di inizio attività, non ci sarebbe l’identificativo della Regione Veneto, di fatto risulterebbe perciò come una delle tante realtà abusive e “invisibili” che le autorità lagunari scoprono proprio grazie alla mancata corrispondenza tra annunci web ed elenchi ufficiali.

C’è di più, però, perché la presenza della portineria, per sua stessa natura di studentato, probabilmente non potrebbe nemmeno configurarsi come locazione breve, ma rischierebbe di rientrare in una vera e propria attività alberghiera. Fiamme gialle e vigili hanno staccato perciò due verbali, per un totale di 4000 euro di contravvenzione, e imposto la sospensione immediata delle attività. La fondazione Camplus, da parte sua, ha ricordato tuttavia di avere in piedi con Ca’ Foscari uno specifico accordo, proprio per sfruttare nei mesi estivi alcune stanze facendoci alloggiare i turisti. La vicenda, insomma, rischia di essere solamente all’inizio.