3 MILIONI E MEZZO PER UN INFO POINT SUL MOSE
3 milioni e mezzo di euro per realizzare un info point sul Mose che sorgerà a Punta Sabbioni. Ma di cosa si tratta? In poche parole di una struttura per far conoscere il Mose a turisti e semplici curiosi.
Spiegherà come funziona, quale sia la tecnologia alla base del Modulo Sperimentale Elettromeccanico, in quali occasioni le paratoie si alzano e perché sarebbe l’opera giusta a salvare Venezia dall’acqua alta.
I soldi per realizzarlo li metterà il Provveditorato alle Opere Pubbliche, di realizzarlo si occuperà il Consorzio Venezia Nuova, gli spazi li metterà a disposizione il comune di Cavallino Treporti.
Quello che stupisce, però, è la spesa: 3 milioni e mezzo di euro non è certo una cifra irrilevante per una struttura di questo tipo, soprattutto in un periodo storico in cui ogni euro pubblico andrebbe razionalizzato.
Ma i più scettici fanno notare anche altre questioni: “cosa c’è esattamente da spiegare, come l’opera non funziona?” scrive qualcuno sui social.
Alcune settimane fa il Commissario straordinario aveva annunciato che l’opera è ufficialmente terminata con il completamento di tutti gli impianti, eppure i nodi da sciogliere sono ancora molti. A partire dalla manutenzione delle paratoie che procede troppo a rilento e su cui, peraltro, non c’è ancora un piano definitivo nonostante siano passati già 13 anni dalla posa delle prime sul fondale.
E poi i costi: ogni sollevamento del Mose costa 200 mila euro, e la manutenzione annuale è stimata in oltre 60 milioni.
A tutto questo aggiungiamo che realizzare l’opera è costata più di sei miliardi di euro, ben di più rispetto alle previsioni iniziali.
Effettivamente, di fronte a queste cifre, 3 milioni e mezzo per l’info point di Punta Sabbioni sembrano quasi briciole.