BRUGNARO DA PIANTEDOSI: “VENEZIA SIA UN MODELLO”
Fare di Venezia un modello per la sicurezza nel nostro paese. E’ la missione del Sindaco Luigi Brugnaro, che nelle scorse ore ha incontrato a Roma il Ministro dell’Interno Piantedosi.
Un incontro ormai non più rimandabile soprattutto dopo gli ultimi fatti di cronaca che hanno riacceso i riflettori sulla sicurezza, o per meglio dire, l’insicurezza, nella terraferma veneziana.
Fatti eclatanti, certo, ma solo la punta dell’iceberg di ciò che succede quasi ogni giorno nel quartiere Piave: furti, rapine, spaccio di droga e in generale un senso di abbandono percepito chiaramente dai residenti.
Al Ministro Brugnaro ha chiesto di riportare in città i Lagunari dell’Esercito per presidiare le strade con più efficacia. E ha ottenuto una visita in città proprio di Piantedosi nel mese di novembre per verificare di persona la situazione e stilare insieme un piano.
Ma la repressione, da sola, non basta. E’ necessario intervenire anche sul fronte del sociale, aiutando tutte le persone che vivono ai margini e frequentano il quartiere. Su questo Brugnaro ha ricordato che Ca’Farsetti ha aumentato la spesa per il sociale da 40 a 60 milioni di euro, e ha annunciato anche di voler intervenire sul decoro urbano.
Del resto la responsabilità primaria della sicurezza è proprio dell’amministrazione: lo hanno fatto presente le diecimila persone che hanno sfilato in ricordo di Giacomo Gobbato lo scorso 28 settembre.
Sul fronte dell’opposizione in Consiglio comunale, invece, il gruppo Tutta la Città Insieme ha ricordato che non si tratta del primo incontro tra Brugnaro e Piantedosi per affrontare tematiche veneziane.
Insomma, fanno notare le opposizioni, il Sindaco ancora una volta non avrà avuto problemi ad ottenere rassicurazioni dal Ministro. Allora sui fondi per il Bosco dello Sport, oggi su una politica della repressione da attuare in città.