CRISI MODA: LA RIVIERA DEL BRENTA CERCA SOLUZIONI
La moda è in crisi, con una diminuzione dei ricavi e delle vendite, e un aumento delle chiusure di negozi . Questo è dovuto a diversi fattori, tra cui il rallentamento del lusso, la crisi del mercato asiatico e l'aumento dei costi, senza tralasciare il tema dazi USA. Nonostante le difficoltà, alcuni settori come l'abbigliamento sportivo e il mercato dell'usato stanno crescendo ottenendo ottimi profitti, questo però non contempla il comparto della calzatura della Riviera del Brenta che è da considerarsi settore lusso. La Riviera infatti è da tempo in forte crisi e la situazione non accenna a migliorare. Il lento inesorabile tonfo nasce durante il periodo della pandemia, che ha prodotto l’impennata dei costi gestionali legati a energia e materie prime. Inoltre la scelta di delocalizzare la produzione per alcune imprese ha aumentato l’effetto domino rispetto ai licenziamenti. Una perdita occupazionale fortemente sentita nel territorio rivierasco. Tra le prime mosse quella di ricorrere agli ammortizzatori sociali a tutela dei lavoratori , ammortizzatori che senza il sostegno delle Istituzioni hanno vita breve. La Regione ha stanziato di recente 20 milioni di euro destinati alla formazione , 5 dei quali dedicati al settore moda. Arriviamo al dunque. Inutile piangersi addosso, serve gettare il cuore oltre l’ostacolo, puntando sul digitale, scelte green molto in voga a livello mondiale, svecchiando e ripensando il processo produttivo. Attenzione però addetti del settore hanno rivolto lo sguardo su una fetta di mercato solitamente trascurata in passato , gli over50 un target esigente ma in grado di spendere quando trova il prodotto giusto.