EDICOLE-WC A VENEZIA: IL NO DELLE CATEGORIE
Bagni pubblici a Venezia? Si continua a discutere. Stiamo parlando del progetto di installare nel centro storico della città una ventina di chioschi a forma di edicola ma che in realtà sono dei wc. Sostanzialmente dei bagni chimici ma realizzati con un’estetica che non deturpi il contesto.
Un bando che il Comune aveva pubblicato nel 2019 e che era stato vinto dalla società Hygien Venezia Srl, ma a distanza di quasi cinque anni ancora non se ne è fatto nulla. Finora ne è stata installata solo una, come prova, all’Arsenale nel periodo del Carnevale. Il costo? 1,50.
Nelle ultime ore si è tenuta anche un’altra conferenza dei servizi alla presenza anche del Sovrintendente Magani, ma ancora non si è arrivati a un accordo su dove installarli e con quale modalità. Anche perché, trattandosi di bagni chimici, devono essere sanificati almeno una volta al giorno. Per questo anche la logistica è importante. Piazzarli vicino ai canali, ad esempio, renderebbe più semplici le operazioni di pulizia.
Ma ora, a mettersi di traverso, sono anche le categorie economiche, guidate dall’Associazione veneziana albergatori.
Invece Confcommercio, che non si dice contraria a prescindere, pone dei paletti ben precisi.