LA NUOVA ISOLA DI VENEZIA PROTETTA DAL MOSE
A segnalarla c’è una bandiera con il Leone di San Marco, simbolo di Venezia. Anche se a conoscerla, per la verità, sono soprattutto i cittadini veneziani.
Stiamo parlando del Bacàn, un’isoletta tra Sant’Erasmo e il Lido che di solito compare solo in estate, quando giovani e famiglie vi si recano alla ricerca di una spiaggetta poco affollata, distante dal turismo che invade il capoluogo lagunare.
Ma vederla ancora lì pure in pieno inverno sta stupendo, in queste settimane, anche gli stessi veneziani, abituati a vederla scomparire in questo periodo dell’anno, coperta dall’innalzamento della marea.
E invece ecco l’effetto opposto: l’isola non solo è ancora ben visibile, ma è addirittura più estesa del solito.
Per gli esperti, si tratta dell’ “effetto Mose”: da quando è entrato in funzione, il sistema di dighe mobili, nato per salvare la città dall’acqua alta, ha evitato che le continue maree spostassero i detriti. Esattamente il contrario di quanto si pensava alcuni anni fa, cioè che il Mose finisse per farla del tutto scomparire.
Tanto che adesso da lembo di terra è quasi un’isola consolidata, lunga 250 metri e larga 10.
Del resto i sollevamenti delle paratoie sono sempre più frequenti, soprattutto ora che la quota di attivazione è stata abbassata a 110 centimetri.
Una piccola nota positiva tra tutte le incognite che ancora circondano il Mose: il Bacàn continuerà ad esistere.