LA PROMESSA DI PIANTEDOSI: PIÙ AGENTI A VENEZIA
120 agenti delle Forze dell’Ordine arriveranno a Venezia nei prossimi due mesi. E’ l’annuncio del Ministro dell’Interno Piantedosi giunto nel corso del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutosi nella Prefettura del capoluogo lagunare.
La risposta del Governo alle richieste della città e del Sindaco Brugnaro, che aveva invocato l’aiuto da Roma alla luce della situazione della terraferma veneziana, sempre più critica tra episodi di spaccio e criminalità.
Una tensione crescente sfociata in due omicidi nel corso degli ultimi mesi: prima quello di Giacomo Gobbato, ucciso nel tentativo di sventare una rapina, e poi quello di Van Koxha, il cittadino albanese di 41 anni che ha perso la vita in un regolamento di conti tra due bande di scatolettisti.
Il Ministro dell’Interno poi si è detto disponibile ad aumentare la presenza di militari sulle strade di Mestre e Marghera, specificando però che quello dell’esercito può essere solo un supporto alle Forze dell’Ordine, che devono continuare ad avere un ruolo prevalente.
Ma quello della repressione è davvero il metodo corretto per riportare la sicurezza a Mestre e Marghera? Per gli attivisti dei centri sociali la risposta è no. Per questo hanno inscenato una protesta in Canal Grande proprio sotto le finestre di palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, dove Piantedosi aveva incontrato Zaia prima di partecipare al Comitato per la sicurezza.
Fumogeni e striscioni contro lo stesso Piantedosi definito il “Ministro della Paura” e contro il ddl sicurezza.
“Se sicurezza significa più polizia, sempre più case abbandonate, lavori sempre più precari, tagli alle politiche pubbliche e di welfare, inquinamento dei territori, devastazione della laguna, allora noi non ci stiamo” hanno dichiarato i manifestanti, che hanno evidenziato come queste misure non stiano ottenendo risultati visto che Venezia rimane nella top ten tra le città italiane per tasso di criminalità.
Nel pomeriggio invece il Ministro Piantedosi si è spostato a Verona dove prima ha incontrato i parlamentari scaligeri e poi Sindaci e rappresentanti della Provincia per affrontare, anche in questo caso, il tema della sicurezza.