MARATONA CON L’ACQUA ALTA: IN 20 MILA A VENEZIA
Un picco di marea di 96 centimetri e il Mose abbassato non sono bastati a tenere all’asciutto Venezia. Piazza San Marco è finita ancora una volta sott’acqua, a causa del funzionamento ridotto del sistema di drenaggio: solo una pompa attiva su quelle previste. Il risultato, quattro o cinque centimetri d’acqua che hanno costretto gli atleti della Venice Marathon a correre con i piedi in ammollo nel tratto più suggestivo ma anche più fragile della città.
Nonostante le difficoltà, è stata una vera festa dello sport. Oltre 20.500 i partecipanti iscritti alle tre distanze: la 10 chilometri partita da Parco San Giuliano, la mezza maratona da Piazza Ferretto e la regina delle prove, la 42 chilometri con partenza da Villa Pisani a Stra.
Tutti i percorsi si sono conclusi in Riva Sette Martiri, in un’edizione dedicata a Giacomo Casanova, nel trecentesimo anniversario della sua nascita.
Una maratona sempre più internazionale, con atleti provenienti da 80 Paesi. A dominare la gara principale, l’etiope Robi Deribe, che ha chiuso in 2 ore, 8 minuti e 58 secondi. Tra le donne, vittoria della connazionale Zebenay Ashumar con il tempo di 2 ore, 27 minuti e 31 secondi.
Archiviata l’edizione 2025, per gli organizzatori è già tempo di pensare alla prossima sfida: la 40ª Venice Marathon, in programma il 25 ottobre 2026, pronta a celebrare quattro decenni di sport, bellezza e, si spera, meno acqua alta.