SICUREZZA SUL LAVORO: SI PUNTA SULLA TECNOLOGIA
La tecnologia a servizio della sicurezza sul lavoro. A Venezia è andato in scena un vertice in Prefettura per discutere sulle misure da adottare per migliorare la sicurezza sui luoghi del lavoro.
Presenti, con il Prefetto Darco Pellos, anche associazioni di categoria, sindacati e istituzioni.
Al centro del dibattito, la necessità di prevenire gli infortuni con l’introduzione di tecnologie avanzate, come caschetti dotati di sensori per avvisare i lavoratori del pericolo imminente. Ma è stato proposto anche l’utilizzo di un badge elettronico, già adottato in alcune zone colpite dal sisma, per monitorare la formazione in materia di sicurezza e le ore lavorate con l’obiettivo di prevenire il sovraccarico da stress.
Focus, però, anche sulla carenza di personale in seno allo Spisal, che influisce sulla capacità di controllo. Un problema sottolineato anche nel nuovo Piano strategico regionale per la salute e la sicurezza sul lavoro, che prevede un investimento di 16 milioni di euro. Il piano, che sarà sottoposto al parere della giunta la prossima settimana, mira a contrastare il numero di morti sul lavoro, che rimane ancora drammaticamente alto.
Nel 2024 in Veneto sono morti 79 lavoratori, circa sette ogni mese. E sono proprio Verona e Venezia, rispettivamente con 14 e 11 decessi, le province che hanno fatto registrare più morti sul lavoro.
I settori più colpiti sono manifattura, costruzioni e commercio, seguiti da trasporti e sanità.