INCIDENTI: A VERONA UN FARDELLO DA 105 MILIONI
1690 incidenti nel 2024 lungo le strade veronesi, con 1150 feriti e 12 morti. E’ il bilancio presentato dalla Polizia locale del capoluogo scaligero e, che al di là dei numeri, mette in luce un aspetto preoccupante: i sinistri tornano a crescere dopo gli anni della pandemia che avevano fatto ben sperare.
Ma la realtà è che con il ritorno del traffico ai livelli del 2019 sono tornati anche gli incidenti.
Certo, il numero dei decessi è in lieve calo rispetto agli anni scorsi – erano stati 18 nel 2022, 14 nel 2023 – ma si tratta di cifre ancora troppo alte.
La categoria più colpita si conferma quella degli automobilisti, ma a crescere in maniera anche piuttosto allarmante sono gli incidenti che vedono coinvolti gli utenti “deboli”, vale a dire pedoni, ciclisti e ciclomotori
In particolare sono quattro i pedoni morti l’anno scorso, e cinque, invece, i motociclisti.
Crescono anche gli incidenti che vedono per protagonisti i monopattini elettrici e le biciclette elettriche, dovuti anche all’aumento di utenti che utilizzano questi mezzi.
Il nuovo codice della strada, entrato in vigore da qualche settimana e che inasprisce le pene, sta ottenendo i primi effetti, ma per avere conferme bisognerà attendere qualche dato sul lungo periodo.
Intanto, nel 2024, sono calati i conducenti sorpresi alla guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Ma anche in questo caso non è ancora sufficiente.
Quante alla arterie più incidentate, maglia nera a Corso Milano e viale Colombo. Tra l’altro, l’incrocio tra queste due strade è quello in cui si sono registrati più sinistri, ben dieci. Ma in generale sono le direttrici più trafficate, come anche la Tangenziale Sud e viale del Lavoro, quelle in cui è più facile rimanere coinvolti in un sinistro.
Incidenti che alla città di Verona sono costati quasi 105 milioni di euro. Un dato che dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, quanto investire in sicurezza stradale non sia più rimandabile.