OMICIDIO REBELLIN: L'ACCUSA CHIEDE 5 ANNI PER RIEKE
La Procura di Vicenza ha chiesto una condanna a cinque anni di reclusione per Wolfgang Rieke, il camionista tedesco che il 30 novembre 2022 investì e uccise a Montebello Vicentino il campione di ciclismo Davide Rebellin. Questa, è stata la richiesta con cui la pubblica accusa ha chiuso il dibattimento in aula: il pubblico ministero Blattner ha chiesto la condanna del camionista al tribunale collegiale, che prima del processo per due volte aveva respinto il patteggiamento per una pena di tre anni e undici mesi di reclusione.
Rieke oggi è libero ed è tornato in Germania, dove è ricoverato in una clinica riabilitativa dopo un grave problema di salute che lo aveva colto mentre era ai domiciliari nel Trevigiano. Nel novembre del 2022 aveva travolto il campione di Lonigo che si stava allenando sulla sua bici su una rotatoria della Padana: l’imputato, dopo lo schianto, si era accorto di quanto accaduto, si era fermato in un parcheggio, e dopo essere rimasto in zona per circa un quarto d’ora era ripartito, allontanandosi dal luogo del dramma e rientrando in patria. Venne arrestato dai carabinieri qualche mese dopo.
In aula i consulenti dell'accusa hanno sottolineato che il camionista avrebbe potuto accorgersi di Rebellin, e anche se il ciclista era entrato in rotatoria senza fermarsi. Una dinamica che non inciderebbe sulle cause della tragedia: Rebellin non aveva frenato, ma il camionista avrebbe potuto farlo.
Per la difesa, questo è invece il punto nevralgico: gli avvocati di Rieke, imputato per omicidio colposo aggravato, omissione di soccorso e fuga, sostengono che ci sia stato un concorso di colpa nella tragedia, perché Rebellin era entrato nella rotatoria a circa quaranta chilometri orari e l'autista non avrebbe potuto vederlo perché stava controllando le auto in colonna davanti al suo mezzo. La palla adesso passa ai giudici: il collegio ha rinviato l’udienza di un mese per la sentenza.