IL PADOVA CI RIPROVA, ARRIVA UN TRENTO IN CRISI
Archiviare in fretta il pareggio con la Virtus Verona, e ributtarsi a testa bassa verso il Trento. L'imperativo in casa biancoscudata è chiaro: l'1-1 del Gavagnin Nocini è stato indigesto, ma in qualche modo deve andare giù. Torrente aveva provato a sparigliare le carte con qualche novità in formazione, da Valente subito quinto a destra a Zamparo titolare in attacco. Non è bastato, e anzi le cose migliori si sono viste nella ripresa, quando tra Capelli (un palo colpito e un rigore procurato), Bortolussi e Palombi sono stati i subentranti a rimettere in piedi la gara. Sabato prossimo, allo stadio Euganeo, arriva un Trento in crisi nera e l'occasione è ghiottissima per riprendere la marcia. Chissà, magari sperando che la nuova Triestina del tecnico Roberto Bordin, subentrato a Tesser dopo il ko con la Pro Patria, non faccia un bel re3galo mettendo i bastoni tra le ruote al Mantova, nell'anticipo di venerdì sera.
Contro la formazione trentina, il tecnico Torrente ritroverà Radrezza, ma dovrà fare a meno di Bortolussi, squalificato per un turno dopo l'ammonizione per simulazione di domenica, la quinta stagionale.
I problemi peggiori, però, ce li ha certamente il Trento, che dall'esonero di Tedino ad oggi non ha ancora trovato una vittoria con il tecnico spagnolo Joan Moll Moll, promosso dalla primavera gialloblù. Anzi, il ko col Fiorenzuola potrebbe anche costargli la panchina, con in pole l'ex vicentino Colella oppure Stefano Sottili, pronti a subentrare in corsa. Di certo, sabato non ci sarà l'attaccante Italeng, arrivato dall'Atalanta e subito espulso proprio nell'ultima gara. Un rosso costato la sconfitta ai suoi, e che lo terrà fuori dai giochi contro il Padova, che prima di tutto deve però continuare a pensare a se stesso.