DUE KO, SENSAZIONI DIVERSE: LE VENETE STECCANO
Due sconfitte amare e rabbiose, ma profondamente diverse. Venezia e Cittadella escono con due ko dal turno cadetto, ma se per i lagunari quella di Como è una vera beffa, per giunta immeritata, l’ottava sconfitta di fila del Cittadella è un nuovo episodio del tunnel in cui i granata sono caduti ormai da due mesi.
In riva al lago, lo scontro diretto tra i lariani e i veneziani finisce com’era finita a Parma, con una magia nel finale a punire la squadra di Vanoli ben oltre i propri demeriti. Una gara che si accende sul finire di primo tempo: il Como passa in vantaggio con la fiammata di Verdi, che riceve da Da Cunha, controlla e batte Joronen, ma il Venezia pareggia dopo solo due minuti (al 40′) col cross perfetto di Zampano e lo splendido colpo di testa di Pohjanpalo, suo quattordicesimo gol stagionale e sempre più capocannoniere del torneo. Nella ripresa la squadra di Vanoli va vicina al vantaggio e colpisce due legni, prima con Tessmann che colpisce in pieno l’incrocio dei pali, poi con Zampano che supera Semper ma stampa la sfera sulla traversa. A decidere la sfida, è allora l’eurogol di Cutrone nei minuti finali: una prodezza autentica che fa esplodere il Sinigaglia e fa scivolare il Venezia al quarto posto in classifica.
E a proposito di scivoloni, fa ancora più rumore quello del Cittadella, non tanto per l’ottava sconfitta consecutiva quanto più perché contro il Pisa, rispetto al derby perso mercoledì scorso a Venezia, nei granata s’è vista una nuova involuzione nel gioco. Troppo poco, quanto creato dalla squadra di Gorini: due clamorose occasioni per i toscani a fine primo tempo, e un salvataggio sulla linea del giovane Rizza su Piccinini a metà ripresa, con un Kastrati in giornata decisamente traballante. Fino all’epilogo, proprio al 90′: schema da calcio di punizione del Pisa, palla a Barbieri che trova il gol di potenza a fil di palo. Per i granata è l’ottavo scivolone di fila, e la situazione si fa sempre più difficile.