CAOS ALEMAGNA, GLI HOTEL ORA ALZANO LA VOCE
La statale 51 di Alemagna è diventata il simbolo di un’emergenza che rischia di soffocare l’economia turistica dell’intero Cadore e dell’area di Cortina d’Ampezzo.
Dal 15 giugno, giorno della frana a Borca di Cadore, si sono susseguiti smottamenti, colate detritiche e chiusure improvvise. L’ultimo episodio, tra il 12 e il 13 luglio, ha riportato la viabilità al punto di partenza, con l’accesso limitato tra le 7 e le 20 e la chiusura immediata in caso di pioggia.
Una situazione giudicata “insostenibile” dall’Associazione Albergatori di Cortina, che in una lettera aperta esprime profonda preoccupazione per il futuro del turismo e dell’intero tessuto sociale.
Le ripercussioni sono pesanti per residenti e lavoratori, soprattutto per i pendolari che, spesso senza alternative abitative in zona, sono costretti a viaggi notturni e incerti solo per andare o tornare dal lavoro.
Gli albergatori chiedono l’estensione della fascia oraria anche alle ore notturne quando possibile, l’installazione di illuminazione adeguata, un presidio fisso per la sicurezza, comunicazioni ufficiali in tempo reale e, se necessario, l’intervento dell’esercito per una viabilità alternativa.
L’appello è chiaro: senza mobilità, non c’è lavoro, non c’è servizio, non c’è turismo. Il tempo dell’attesa – avvertono – è finito.