GAZA, PACE VICINA O ENNESIMA ILLUSIONE?
A Gaza sembra accedersi una timida luce in fondo al tunnel.
Martedì sera è arrivata la proposta di Israele per un cessate il fuoco di 60 giorni lungo la Striscia. Ad annunciarlo è Donald Trump, in seguito all’incontro tra il ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer, il segretario di Stato Marco Rubio e il vicepresidente J.D. Vance.
“Netanyahu è pronto”, afferma Trump, “vuole un accordo e credo lo avremmo settimana prossima”.
Ora la palla passa ad Hamas, con il presidente degli states che esorta il gruppo terroristico ad accettare l’accordo, poiché “la situazione non migliorerà, ma peggiorerà”.
Proprio un funzionario di Hamas ha dichiarato di essere "pronto e seriamente intenzionato a raggiungere una tregua", e qualsiasi “iniziativa che porti alla fine completa della guerra".
Oggi stesso una delegazione incontrerà mediatori egiziani e qatarioti al Cairo per discutere della proposta.
Il primo ministro di Israele è atteso lunedì alla Casa Bianca, per cercare di trovare l’intesa vincente. Nel mentre si attende una tregua ufficiale, i raid non cessano lungo la Striscia.
Almeno 14 i morti e numerosi feriti. Questo il resoconto di un attacco ad una tenda che ospitava sfollati nella zona costiera di Al-Mawasi.
Dopo le innumerevoli promesse del presidente americano di raggiungere la pace forse, finalmente, il traguardo sembra vicino.