I GRANDI CHE SI RIUNISCONO PER PARLARE DI ARMI

Si alza il sipario. La scena è uno dei momenti più delicati per l’equilibrio degli assetti internazionali, la rappresentazione è il vertice Nato. Il tavolo dei grandi si è riunito martedì sera nei Paesi Bassi, nella città di Aja. Oltre ai 27 leader dell’Unione Europea, presente anche Volodymyr Zelensky, e ovviamente Donald Trump.
Tra i temi caldi la sicurezza, ma soprattutto la spesa militare, con il Segretario Generale Mark Rutte che esorta le varie potenze occidentali a raggiungere il 5% del PIL entro il 2035. “ Bisogna fare in fretta”, commenta. A tal proposito, i Stati Membri hanno approvato un piano per l’acquisizione di nuove tecnologie militari entro 24 mesi. Con Cina e Russia che dispongono di un arsenale sempre più all’avanguardia, il focus è stato posto su nuovi droni e uso dell’intelligenza artificiale.
A far discutere però sembra essere la particolare sintonia tra Mark Rutte e Donald Trump. Quest’ultimo in un post sui suoi social, ha pubblicato una conversazione tra i due, dove si possono leggere smielati complimenti per la gestione della guerra in Medio Oriente e l’impegno nel garantire la spesa militare. Tutto ciò a prova del sostegno indiretto degli states proprio su questa politica.
Il segretario della Nato in seguito, ribadisce il pieno sostegno alla causa ucraina, e all’obbiettivo di “costruire un ponte” per il suo ingresso nell’Alleanza Atlantica.
Anche in questa occasione, pronto il commento del leader statunitense che ha espresso il desiderio di “vedere un accordo di pace con la Russia”.
Più armi uguale più sicurezza. Sembra essere questa, in sintesi, l’equazione dell’Occidente per risolvere le ostilità nel mondo.