LA RUSSIA PUNTA SUMY, SCHIERATI 50MILA UOMINI
La campagna d’estate ha inizio. La Russia è pronta a mettere a segno un nuovo colpo contro Kiev. Nel mirino c’è la città di Sumy, a soli 20 chilometri dal confine. Già 50mila i soldati russi schierati, intenti a conquistare un’area strategica che permetterebbe di creare un nuovo cuscinetto capace di arginare l’eventuale controffensiva ucraina.
L’andamento della guerra è chiaro. Con la riconquista della regione di Kursk, invasa da Kiev lo scorso agosto, la Russia ha liberato uomini e risorse che ora convogliano verso Sumy. La perdita di vite umane non sembra poter scoraggiare l’esercito di Mosca. Da fonti interne all’esercito ucraino, parrebbe che la Russia sia disposta a perdere 300-400 uomini al giorno nella regione, continuando a far arrivare riserve al fronte.
Più disunita invece l’Ucraina, costretta a doversi difendere lungo oltre 1.200 chilometri di fronte e con un numero di uomini che nell’area di Sumy è al momento tre volte inferiore rispetto a quello del suo avversario.
L’attacco a Sumy non è però l’unica grana con cui Kiev deve fare i conti. Il rischio concreto è quello di una guerra ibrida sempre più pericolosa e imprevedibile. Negli ultimi giorni, i servizi di sicurezza ucraini hanno arrestato un adolescente assoldato dal Cremlino tramite Telegram per fornire coordinate sensibili verso cui indirizzare gli attacchi russi.
Non si tratta di un caso isolato. Dal 2023 in Ucraina sono stati arrestati oltre 170 minorenni, adescati dalla Russia con la promessa di avere facili guadagni in cambio di foto di obiettivi militari, incendi dolosi o il piazzamento di ordigni.