MUSK: BASTA ITALIANI AD AVIANO E EDERLE
La scure di Elon Musk si abbatte sulle basi militari americane di Aviano e Ederle. Il braccio destro di Trump ha puntato gli occhi sulle caserme, chiedendo ai dipendenti, anche italiani, un resoconto delle attività svolte nell'ultima settimana.
Pena il licenziamento, il rapporto deve essere stilato in cinque punti e inviato entro martedì 11 marzo.
Poi Musk ha bloccato le carte di credito ai lavoratori civili, sia americani che italiani, che le usavano per le piccole spese personali.
Poi è arrivata la grande mazzata: dal 2 marzo le basi di Aviano e Ederle non possono più assumere personale italiano.
Il blocco delle assunzioni rientra nel piano di Musk di snellire la spesa federale.
Dall'insediamento di Trump, Musk è a capo di un dipartimento per l'efficienza governativa, che punta a eliminare quanto più possibile le spese dello Stato americano.
E Musk ritiene che il metodo più opportuno sia il licenziamento in blocco, come aveva già fatto negli uffici di Twitter e nei gabinetti governativi.
I sindacati sono preoccupati: resta infatti il dilemma dei nostri connazionali già inseriti nelle basi americane: per quanto ora non si parli di tagli al personale già assunto, le caserme americane su suolo italiano impiegano circa 4000 lavoratori italiani.
Ci domandiamo allora perché dobbiamo dare un servizio gratuito agli Stati Uniti, dal momento che l’Italia di fatto non trae alcun vantaggio.
Se l’Europa deve rimanere sola nella prorpia difesa, è giusto che le caserme siano date in affidamento allo stato italiano, che non si metterà a rischio di attacco nucleare.
Ricordiamo infatti che ad Aviano sono installati missili nucleari rivolti verso la Federazione russa.