SCUOLA, RECORD DI ASSUNZIONI MA I PROBLEMI RESTANO
Più di 64 mila nuove assunzioni per l’anno scolastico 2025/2026. A firmare il decreto il Ministro dell’Istruzione Valditara, che si pone l’obiettivo di garantire maggiore continuità didattica agli studenti e più stabilità ai docenti.
Un’attenzione particolare è stata riservata al sostegno, fondamentale per i ragazzi più fragili, e all’insegnamento della religione cattolica, che vede la più significativa immissione in ruolo degli ultimi vent’anni.
Adesso toccherà agli Uffici Scolastici Regionali definire come distribuire questi posti tra le diverse classi di concorso, in base ai posti effettivamente vacanti e al numero di aspiranti presenti sul territorio.
Ma se questo maxi piano di assunzioni rappresenta certamente una boccata d’ossigeno per la scuola, non basta a risolvere questioni strutturali come il precariato cronico, le classi sovraffollate, la fatiscenza di molti edifici scolastici o i programmi di studio poco aggiornati.
A ricordarlo sono proprio gli studenti, alcuni dei quali hanno deciso di non presentarsi all’orale dell’esame di maturità, scegliendo così di protestare contro un sistema che sentono sempre più distante dai loro bisogni.