FONTANIVA, L'INDAGINE È APERTA PER TENTATO OMICIDIO

Il fascicolo d’inchiesta sul tavolo del pubblico ministero è stato aperto con l’ipotesi di reato di tentato omicidio. Ma a due giorni dall’inizio delle indagini, al momento è ancora nebbia fitta su ciò che potrebbe essere accaduto domenica mattina a Fontaniva, nell’Alta padovana.

Il 58enne Fatos Cenaj, di origine albanese e trasferitosi da un paio d’anni nel comune del cittadellese, lotta ancora tra la vita e la morte all’ospedale di Padova, nel reparto di terapia intensiva: la grave ferita alla testa lo tiene ancora in pericolo di vita. Una ferita che la Tac alla testa, effettuata dopo che l’uomo era stato ritrovato a terra, vicino alla sua bicicletta, e trasportato d’urgenza in ospedale, ha rivelato non essere dovuta alla caduta: c’è un foro da colpo d'arma da fuoco, un proiettile che sarebbe entrato dalla nuca, dietro l’orecchio, e uscito dalla fronte, di fianco alla tempia. L'ogiva non è ancora stata trovata, il bossolo nemmeno. E gli inquirenti continuano a scavare nella zona e nelle conoscenze dell’uomo, per provare a ricostruire quello che è ancor un mistero senza senso.

L’uomo ha una vita irreprensibile, un passato limpido, apparentemente nessuna persona che possa volergli del male. Nessun regolamento di conti, nulla che possa far pensare ad un dissidio. Per questo si fa strada anche l'ipotesi del colpo accidentale: che qualcuno possa aver sparato all'aria aperta e l’abbia colpito inavvertitamente.

Al momento, però, non trovando bossolo non si può risalire nemmeno all'arma utilizzata. E questo non fa che alimentare i dubbi e il mistero.