GALLUCCI IL MEDICO CHE PORTÒ L'ITALIA NEL FUTURO
Sono trascorsi 40 anni dal primo trapianto di cuore realizzato in Italia. L’intervento eseguito con successo nella notte tra il 13 e 14 novembre del 1985 in Azienda Ospedaliera a Padova, ha per protagonista il cardiochirurgo ferrarese Vincenzo Gallucci. Doveroso ricordare sempre però, che senza donatori di tessuti o organi, nulla possono i medici. È quindi la bravura di Gallucci e del suo staff a impreziosire la generosità della famiglia trevigiana Busnello, che acconsente all’espianto del cure del loro giovane figlio, Francesco, deceduto a 18 anni in un incidente stradale. A ricevere l’organo, Ilario Lazzari, un falegname di 39 anni residente a Vigonovo nel veneziano, affetto da grave miocardiopatia dilatativa. Lazzari in segno di riconoscenza volle Gallucci come testimone alle proprie nozze. La loro amicizia durò fino a che il destino beffardo strappò alla vita il cardiochirugo, che morì in un incidente stradale nel veronese nel ‘91 , mentre Lazzari contrasse l’HIV attraverso una trasfusione morendo l’anno seguente. A Gallucci viene riconosciuto l’aver introdotto la cardiochirurgia italiana nel “salotto buono internazionale”, come dichiarato dal Prof.Gino Gerosa erede scientifico in Ospedale a Padova di Gallucci, durante l’audizione in Senato celebrando il 40° dell’intervento. Corretto sottolineare che fu il chirurgo sudafricano dr. Barnard a eseguire il primo trapianto di cuore nel ‘67 a Città del Capo. Gallucci un cognome amatissimo a Padova , punto di riferimento sia per i suoi giovani eredi che per tutti gli studenti di medicina. Scambio di idee e dialogo alla base della personale crescita , questa forse la più preziosa tra le eredità lasciate da Vincenzo Gallucci a chi si avvicina alla professione ma spendibile in tutti i campi.