INCREMENTO RETTE RSA , ERRORE DELLA REGIONE?
PADOVA - Esprimono un forte senso di preoccupazione le famiglie padovane con parenti nelle RSA. Il recente aumento giornaliero dei costi che oscilla tra i 4/ 5 euro, incide pesantemente su rette che possono variare mensilmente tra i 2.400 euro e i 3.100 euro. Davvero un notevole esborso per famiglie che non navigano certo nell’oro ma che non saprebbero come occuparsi , lavorando , dei propri cari non autosufficienti. Parliamo infatti di anziani colpiti da patologie come la demenza per cui serve una presenza costante. Cresce la popolazione anziana e per diretta conseguenza anche il bisogno di posti letto attualmente 32.676 che la Regione del Veneto punta a incrementare arrivando a quota 36 mila, inoltre la Regione ha di recente stanziato 800 milioni come Fondo per la Non Autosufficienza, oltre a sostenere parte della diaria quotidiana delle rette in questione con un contributo sotto i 60 euro percepito però secondo dati SPI CGIL solo dal 75% degli aventi diritto. L’inghippo sorgerebbe dalla volontà regionale di bilanciare la rendicontazione, quindi le spese delle RSA, attraverso un Decreto del 2024. Intervento che però secondo il Sindacato avrebbe prodotto solo sbilanciamenti nelle casse delle RSA con ingenti perdite che naturalmente ricadono sulle famiglie che pagano le rette. Possibile quindi che i tecnici della Regione solitamente sensibile alle tematiche legate alla fragilità, non si sia accorta di quanto causato? Possibile che le RSA non abbiano segnalato la questione? O siamo davanti all’ennesimo scarica barile per giustificare i rincari?