PADOVA: BILANCIO OK, MA LE TASSE AGITANO POLEMICHE
Il Comune di Padova dà il via libera, seppur tra qualche polemica e alcuni distinguo, al documento di bilancio 2025. Il Consiglio comunale, riunito a Palazzo Moroni, ha approvato con 19 voti favorevoli, 9 contrari, un astenuto e un non votante. Questi ultimi due, in particolare, sono stati quelli rispettivamente del consigliere Luigi Tarzia e della consigliera Valentina Battistella, che si sono così smarcati dalla maggioranza.
Un bilancio, in ogni caso, che vale 333 milioni di euro e che, considerati anche i non indifferenti 14 milioni di euro tagliati dal Governo, è stato costretto a rivedere alcune spese e alcune voci in ingresso.
Le spese correnti, aumentate dell'8,6% rispetto ad un anno fa, saranno coperte per gran parte dalle entrate tributarie: gli 86 milioni di euro di Imu, i 32 milioni di addizionale Irpef, quasi tre milioni e mezzo di tassa di soggiorno e i 50 milioni di incasso previsto dalla Tari. Poi ci sono le multe e le contravvenzioni stradali, dalle quali si prevede nel 2025 di incassare circa 15 milioni di euro.
Il resto, verrà coperto anche con l'annunciato aumento della pressione fiscale. L'Irpef sarà rimodulata: nella fascia di reddito tra 15 e 28mila euro, circa 94mila contribuenti vedranno in busta paga un aumento del prelievo, tra i 13 e i 25 euro l’anno circa. L'Imu, invece, aumenta del 4% per le attività commerciali e produttive.
Per il resto, il bilancio approvato alle due di notte ha visto la presentazione di oltre 60 emendamenti delle opposizioni, quasi tutti bocciati: sono passati solo la richiesta della Lega di migliorare la viabilità di Salboro, e la proposta dei meloniani di creare un fondo per la sostituzione delle vecchie caldaie.