RAPINE IN BANCA: FERMATO UN BANDITO,L'ALTRO IN FUGA
Guardate questa incredibile sequenza che riprende una rapina in banca avvenuta ad Ortisei, in provincia di Bolzano, lo scorso 3 aprile.
Due banditi, uno dopo l’altro, entrano nell’istituto di credito, la Cassa di Risparmio di Bolzano.
Il primo, che indossa una parrucca per non rendersi riconoscibile, brandisce uno strumento appuntito con il quale, soprendendolo alle spalle, prende in ostaggio un cliente.
A quel punto appare il complice, con il volto travisato, che porta con sé un fucile ad aria compressa. Gli indica qualcosa, forse bussa, fatto sta che riesce ad entrare.
Il tutto dura pochi, pochissimi secondi, sufficienti però a compiere una rapina. Tanto che i due poi escono con un sacchetto nero in mano: all’interno ci sono 2.000 euro in contanti.
Ad attenderli fuori c’è un terzo uomo dentro un’auto, rubata e intestata a terzi. Li fa salire e poi i tre scompaiono dall’occhio della telecamera.
Nei giorni precedenti altre due rapine con le stesse identiche modalità non erano andate a buon fine solo perché le altre due banche, a Vittorio Veneto e Meduna di Livenza, erano dotate di temporizzatori.
I due banditi sono stati identificati dai Carabinieri di Treviso grazie alle telecamere di videosorveglianza e alle testimonianze di persone che hanno assistito ai fatti, e hanno ricostruito il loro modus operandi: utilizzavano un’auto “pulita” per i sopralluoghi mentre per il colpo si servivano di una rubata che abbandonavano subito dopo.
Nei loro confronti il Gip del Tribunale di Treviso, al termine delle indagini, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Uno dei due malviventi è stato catturato, e nel suo covo di Caorle, dove si nascondeva, sono stati ritrovati 13 kg di hashish. Il suo complice invece è ancora in fuga.