VINCENZA, NELLE TELECAMERE I 10 MINUTI DEL DELITTO
Luigi Nasato, arrestato in Venezuela con l’accusa di omicidio volontario, avrebbe impiegato soli dieci minuti per uccidere Vincenza Saracino. Lo si capisce dalle immagini della videosorveglianza di una casa privata, che ha registrato gli ultimi attimi di vita della donna trevigiana trucidata a coltellata in un casolare abbandonato lo scorso 2 luglio.
Alle 17.58 Vincenza e Luigi sono ripresi mentre pedalano e chiacchierano, a pochi passi dal casolare abbandonato. Lei sembra tranquilla, non sembra avere timori. L’immagine successiva è di 12 minuti dopo: sono le 18 e dieci minuti, si vede Luigi Nasato Fazio che pedala da solo, nella direzione opposta. Lei è rimasta agonizzante nel casolare di via Maleviste, presa prima a pugni in faccia e poi accoltellata per cinque volte tra mandibola e collo, fino a provocarne la morte. La famiglia solo a tarda sera, accorgendosi della sua sparizione, avrebbe presentato denuncia di scomparsa. Lui, che pedala verso Vedelago, si reca dal cugino che gli offre ospitalità, e l’indomani parte dall’aeroporto di Venezia per raggiungere il Venezuela.
Ora Luigi Nasato, arrestato in Venezuela, dovrà essere estradato in Italia, ma qui si apre il capitolo più politico della vicenda. Per la Procura di Treviso, la decisione sull’estradizione spetta infatti al governo venezuelano, e quando si tratta di concedere l’estradizione a un cittadino i magistrati fuori dall’area Schengen sono mediamente più scrupolosi. Se il giudice, che aprirà un’apposita udienza nei prossimi giorni, non concedesse l’estradizione in Italia del presunto killer di Vincenza, lui potrebbe anche tornare libero. Viceversa, verrà portato in Italia per essere processato: l’uomo è accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, e presto comparirà davanti ai giudici che decideranno il suo destino.