203 MILA VOTI PER ZAIA: UN DATO CLAMOROSO E STORICO
Luca Zaia, presidente veneto uscente, non è stato a queste elezioni semplicemente il recordman di preferenze. Ha segnato un livello che difficilmente qualcun altro potrà mai scalfire d'ora in poi, perché in un'elezione come quella regionale in cui le preferenze ci sono, ma non sono obbligatorie, arrivare a collezionare oltre 200 mila voti personali è qualcosa di irripetibile. 203.054 sono state, per precisione, le persone che sulla loro scheda hanno scritto il nome di Luca Zaia: un dato che ha contribuito in maniera pesante al 36,3% ottenuto dalla Lega, il doppio rispetto a Fratelli d'Italia. Per rendere l'idea della straordinarietà del fatto: alle elezioni di cinque anni fa, il recordman di preferenze fu Marcato con 11 mila voti. E il massimo toccato negli ultimi cinquant'anni di regionali in Veneto furono le 43mila preferenze registrate dal democristiano Carlo Bernini nel 1985, addirittura quarant'anni fa.
Il nome di Zaia, da solo, ha vinto in sei collegi su sette, facendo il pieno nella Marca con oltre 48 mila voti e arrivando secondo solo nel bellunese, dove ha primeggiato il meloniano Dario Bond. Nel futuro dell'ex governatore c'è chi vocifera che correrà per le suppletive, provando a prendere in Parlamento il posto che sino a ieri era di Alberto Stefani, e c'è chi sostiene che si candiderà a sindaco di Venezia. Quel che è certo è che in un consenso così clamoroso c'è un Veneto sta chiedendo a Zaia di non pensare ad altro, e di rimanere qui: di restare come consigliere regionale portando avanti gli interessi del popolo di questo territorio.
