SPUMANTE, QUELLO ITALIANO SI CONFERMA IL PREFERITO
Il mercato del vino italiano, soprattutto spumante, sembra non conoscere ostacoli. Questo è quanto emerge dallo studio condotto dall’Osservatorio del Vino Unione Italiana e Ismea: il 2024 si chiuderà con il numero record di 1 miliardo di bottiglie introdotte sul mercato, vale a dire un tasso di crescita dell’8% rispetto all’anno precedente. La vinificazione italiana diventa protagonista anche delle feste natalizie: sia nella Penisola che all’estero si berrà italiano, stappando circa 355 milioni di bottiglie.
Come non parlare poi di un’eccellenza locale: il Prosecco. I numeri parlano chiaro: il metodo Martinotti estende i suoi confini, complice anche l’ormai internazionale spritz.
Il derivato della Glera occupa una fetta importante nel mercato dell’export, facendo aumentare il tasso di esportazione del 9%.
La tendenza diventa sempre più quella del “bere bene”: si registra infatti che l’80% delle bottiglie commercializzate siano Doc e Docg, con la conseguente estensione delle zone designate alla produzione del vino frizzante. «Registriamo il recupero del Docg Conegliano Valdobbiadene, specie nelle tipologie Spumante, Superiore di Cartizze e "Sui lieviti" -conferma Stefano Bottega, presidente del Gruppo vinicolo, distillati e liquori di Confindustria Veneto Est.
È l’Italia della qualità, e il Veneto ne è capofila.