UN UOMO NORMALE, GLI SPARANO IN TESTA: È UN MISTERO
Quando domenica mattina alcuni passanti lo hanno trovato riverso a terra, in mezzo alla strada, con una profonda ferita sanguinante alla testa, hanno lanciato l’allarme e attivato i soccorsi, pensando ad un terribile incidente.
Cenaj Fatos, 58 anni, era riverso a terra, privo di sensi, di fianco alla sua bicicletta con cui ogni giorno gli abitanti del paese lo vedevano recarsi – un tragitto di un paio di chilometri - da casa ad una fattoria nella quale accudiva i cavalli.
È stato dopo il ricovero in ospedale che è emersa tutta un’altra verità: la TAC a cui l’uomo è stato sottoposto ha evidenziato la ragione delle ferite al capo. Non una caduta, ma un colpo di arma da fuoco: diretto, preciso al cranio, probabilmente non sparato per caso.
È stato da allora che le indagini sono scattate a tutto tondo, è il mistero èp diventato tale.
Fatos, di origini albanesi, vive da anni a Fontaniva, nella sua casa di vicolo Bosso. Ha moglie, figli e due nipotini, è incensurato e ha sempre condotto una vita irreprensibile. In passato era stato guardia carceraria, oggi dava una mano con gli animali nel fine settimana in una fattoria vicino a via Casoni basse, a poche decine di metri dal luogo in cui è stato ritrovato domenica mattina.
Lotta ancora tra la vita e la morte, ricoverato nell’ospedale di Padova in condizioni gravissime. Ed è un autentico giallo quello a cui i Carabinieri strano cercando di trovare una soluzione.
Alcuni vicini ci raccontano, a telecamere spente, di aver sentito uno schioppo, di aver pensato ad un petardo. Nessuno però ha visto o sentito niente: nessun testimone, nessuna telecamera, nessun bossolo ritrovato dagli inquirenti nella zona. Ma soprattutto, nessun movente: l’uomo era conosciuto in paese e ben voluto da tutti. Ed è per questo che si scandaglia, nella sua vita e nel suo passato, per capire se potesse esistere qualcuno che gli voleva del male. Ad ora, mentre Fatos lotta per la vita, e i medici per salvargliela, tocca ai Carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Padova, provare a ricostruire quanto accaduto. Sperando che presto, possa essere lui stesso a raccontare loro la sua versione.