VIETATI SUPERALCOLICI NELLE SAGRE,MA CHI CONTROLLA?
Da anni l’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi di Padova, chiede maggiori controlli nelle sagre e feste paesane. Richieste che spesso forse a causa della carenza di risorse umane da parte degli enti preposti ai controlli restano disattese. Il recente caso ha per protagonista una legge regionale a livello nazionale condivisa quindi anche dal Veneto che riportiamo in calce: la somministrazione di bevande aventi un contenuto alcolico superiore al 21 per cento del volume non è consentita negli esercizi operanti nell’ambito di impianti sportivi, fiere, complessi di attrazione dello spettacolo viaggiante installati con carattere temporaneo nel corso di sagre o fiere e simili luoghi di convegno nonché nel corso di manifestazioni sportive o musicali all’aperto. In relazione a comprovate esigenze di interesse pubblico e di ordine e sicurezza pubblica, il Sindaco, con propria ordinanza, può temporaneamente estende il divieto alle bevande con contenuto alcolico inferiore al 21 per cento del volume. Eppure quante volte proprio nei luoghi in cui esiste il divieto di somministrazione in questione abbiamo notato la vendita di super alcolici come vodka , cognac , rum e altro ancora , anche mescolati in cocktail come gin tonic, vodka lemon , cuba libre e così via? Nessuno controlla , nessuno evidentemente tra gli esercenti è informato? O il desiderio di fare cassa è più forte del rischio di ricevere una sanzione? Ecco quindi la segnalazione ai Carabinieri del Nas, formulata da Chicco Contin considerato come massimo esperto della movida padovana per un controllo più capillare di questi eventi al fine di garantire la sicurezza e perché no, premiare gli esercenti onesti.