A CACCIA DI BORSEGGIATORI A VENEZIA: IL REPORTAGE
Non solo video per i social, però: per ogni borseggiatore pizzicato segue, puntuale, la telefonata al 112. Un servizio per la città che residenti e turisti apprezzano. Tanto che poi i ringraziamenti arrivano sempre.
A Venezia quella dei furti è una vera e propria piaga. L’indice di criminalità del Sole 24 ore piazza il capoluogo lagunare al nono posto in Italia per delitti denunciati in rapporto alla popolazione residente. Ma al quinto posto per furti e addirittura al secondo per furti con destrezza, quelli commessi proprio dai borseggiatori.
Più di un caso al giorno nel 2024, visto che dall’inizio dell’anno le denunce sono state 260. Si tratta però di un numero molto sottostimato visto che la maggior parte delle persone si accorge del furto quando ormai è troppo tardi, e allora va a fare denuncia ma “solo” per smarrimento.
Resta il fatto che a Venezia, ormai, la situazione da tempo è degenerata.
Un problema che la riforma Cartabia avrebbe acuito, visto che con le nuove norme si può procedere solo dietro querela.
Il rischio, insomma, è che Venezia diventi ancora di più preda dei borseggiatori. E intanto, ad adeguarsi agli scippatori, devono essere residenti e turisti.